Una qualità dell’aria che, come spiegano i tecnici di Arpae, è allarmante e insolita perché nello stesso tempo si sono create situazioni in contrasto tra loro. Da un lato infatti sono aumentate le PM10, le polveri sottili nell’aria, inquinante che si evidenzia tipicamente nei periodi invernali, e i livelli di ozono che al contrario è tipico dei periodi più caldi. Questa combinazione con le temperature che ancora viaggiano oltre i livelli stagionali, ha portato l’Agenzia Arpae a stilare un documento per richiedere che l’accensione dei riscaldamenti avvenga dal 1° novembre anziché dal 15 ottobre. Tanto anomala e preoccupante la situazione che, come sottolinea Arpae, da Piacenza a Modena sono già scattati i primi divieti per combattere l’inquinamento nelle città e migliorarne la qualità dell’aria. Dal 1° ottobre sino al 30 aprile 2024 sarà in vigore il divieto di circolazione nell’area definita dall’Ordinanza comunale dalle 8.30 alle 18.30 da lunedì a venerdì e tutte le domeniche, eccetto domenica 31 marzo 2024 (Pasqua). La manovra ordinaria è sempre sospesa nella giornata del sabato. La situazione attuale, dicono gli esperti, durerà almeno per un’altra settimana periodo in cui, come spiegato da Arape, è ragionevole prevedere che gli inquinanti rimangano sui livelli registrati perché le previsioni meteorologiche non lasciano intravedere un determinante cambiamento meteorologico.
ALLARME SMOG, ARPAE CHIEDE DI AVVIARE I RISCALDAMENTI A NOVEMBRE
È allarme clima. Temperature oltre i livelli stagionali e gli inquinanti nell’aria spingono l’agenzia regionale Arpae a chiedere uno slittamento in avanti per l’accensione dei riscaldamenti