Un’opera d’arte nasce sempre dalle parole: spesso sono quelle del committente che ne ordina la realizzazione. Altre volte, invece, sono quelle appuntate dall’artista per non farsi sfuggire un’intuizione. Sono queste le “parole” dei documenti in mostra alle Gallerie Estensi, fino al prossimo 7 gennaio, dove brevi audioguide daranno voce ai capolavori dei Duchi d’Este, rendendoli ancora più parlanti. Così le carte dell’Archivio di Stato e le opere d’arte custodite nel museo entrano per la prima volta in simbiosi, in un dialogo che allarga il concetto di patrimonio culturale.
Insieme a lettere di pittori e scultori che hanno reso celebre la collezione estense, tra cui Il Guercino e Gian Lorenzo Bernini, anche i carteggi che hanno permesso alla storiografia di ricostruire l’articolato e affascinante itinerario del mecenatismo ducale.