Quattro le condanne per gli scontri che si consumarono in piazzale Redecocca tra le forze di polizia e i collettivi autonomi La Rage e Guernica. A sette anni da quegli episodi, il Tribunale di Modena ha deliberato questa mattina, condannando un agente di polizia a un anno e sei mesi di reclusione; un manifestante è stato condannato a dieci mesi, altri due a quattro mesi; per questi tre, la pena è sospesa e non ci sarà la menzione sul casellario giudiziario. La cronaca riporta all’11 maggio del 2016 quando iniziò lo sgombero dell’ex caserma di via Sant’Eufemia occupata da una ventina di famiglie indigenti guidate dai collettivi. Sul posto accorsero agenti di Polizia e Carabinieri in tenuta antisommossa. Dopo una prima mattinata non violenta, la tensione iniziò a salire, fino a scoppiare proprio in piazzale Redecocca, dove le famiglie sgomberate avrebbero dovuto incontrare gli assistenti sociali. I collettivi tentarono di sfondare il cordone delle forze dell’ordine e in quell’occasione si scatenarono gli scontri. Ad avere la peggio una ragazza di 15 anni che venne colpita dal manganello di un agente, rimanendo gravemente ferita all’occhio. Dodici persone finirono a processo, a vario titolo, per occupazione abusiva di edifici, resistenza, lesioni e altri reati. Tra questi, 11 manifestanti e l’agente che colpì la ragazza. Proprio per quest’ultimo è arrivata oggi la pena più pesante ritenuto responsabile di lesioni sia ai danni della giovane che di un altro manifestante. L’uomo dovrà anche risarcire i danni