Abolire il tetto di spesa per il personale dipendente, ma soprattutto incrementare il fondo sanitario nazionale di 4 miliardi all’anno, per i prossimi cinque anni, con l’obiettivo di attestare lo stesso fondo al 7,5% del Pil. Questo il contenuto della proposta di legge presentata dalla Giunta, il 31 luglio scorso, che stando alle parole dell’Assessore regionale alla sanità Donini, aveva di fronte due strade: seguire l’iter classico con atti limitati alla sola assemblea legislativa o optare, invece, per un taglio popolare, nella logica della mobilitazione collettiva, a sostegno dell’iter della proposta di legge, indirizzata al Parlamento. La scelta è ricaduta sulla seconda strada. L’obiettivo è di far fronte all’ormai strutturale problema di sottofinanziamento in cui versa da tempo la sanità. E, naturalmente, la via della raccolta firme e della petizione, in questo senso, aiuta tanto.