Nel video le interviste a:
-Roberto Giacobazzi, Pro-rettore dell’Università di Verona
-Mauro Fantini, Sindaco di Prignano sulla Secchia
I cittadini di Prignano lo sapevano da tempo, che in mezzo alla fitta vegetazione di Montebaranzone si nascondeva un antico castello di Matilde di Canossa, ma dopo il lavoro degli archeologi dell’Università di Verona quella suggestiva fortificazione si mostrerà come mai ha fatto negli ultimi secoli. Iniziati a luglio, gli scavi hanno portato a scoprire una serie di strutture connesse e, nella porzione di terreni che guarda l’attuale borgo di Montebaranzone, un grande edificio, forse il palazzo signorile, ben conservato, con murature di oltre due metri. Non solo: sotto la guida di Nicola Mancassola, che insieme a Elisa Lerco ha coordinato la ricerca, gli archeologi hanno trovato anche l’antico cimitero annesso alla chiesa di San Michele, insieme a diverse sepolture. Il lavoro dei ricercatori continuerà per almeno altri due anni, ma i risultati finora ottenuti grazie alla collaborazione con l’Università di Verona saranno presentati domenica in occasione della 13esima festa matildica.
A tutti gli interessati, sarà quindi data la possibilità di vivere in prima persona l’esperienza di entrare nel castello ritrovato di Matilde di Canossa, una delle residenze “perdute” dell’indimenticata contessa più importanti della Valle del Secchia e finora mai oggetto di scavi simili.