Anche se per il terzo mese consecutivo si evidenzia a Modena, come in tutta l’Eurozona, un rallentamento dell’inflazione che si attesta ad un + 6,1%, il dato risulta essere comunque molto alto se si considera che per la BCE è necessario riportarla al 2%. La riduzione dell’inflazione sarebbe maturata grazie soprattutto alla flessione dei prezzi delle utenze, che continuano ad attenuarsi rispetto allo scorso anno e in maniera minore a seguito dei cali che riguardano i beni alimentari la cui percentuale risulta essere piuttosto minima, – 0,1%, lasciando in mano ai cittadini un carrello della spesa ancora salato. Frutta e verdura in primis hanno raggiunto prezzi record. Ribassi seppur moderati si notano su zucchero e dolciumi, pesci e ittici mentre aumentano oli e grassi, latte, formaggi e uova. Quei beni che evidenziano un incremento dei prezzi come i beni non durevoli, i servizi relativi ai trasporti, quelli relativi all’abitazione, ai servizi regolamentati e altro ancora hanno una crescita poco superiore allo zero. L’aumento più rilevante lo manifesta la divisone trasporti con un + 0,6%. Si smarcano sotto la Ghirlandina gli accessori e i servizi di lavanderia che rimangono stabili nei prezzi come tutte le divisioni relative all’istruzione
INFLAZIONE A MODENA: FLESSIONE A +6,1, MA RESTA SEMPRE ALTA
Anche il mese di luglio a Modena ha evidenziato una flessione dell’inflazione che si è attestata per il terzo mese di fila al + 6,1% rimanendo comunque sempre troppo elevata.