Il primo incendio si era verificato nel febbraio scorso e aveva richiesto l’intervento di sette mezzi dei Vigili del Fuoco e una ventina di uomini. Stesso dispiegamento anche per il secondo rogo, quello avvenuto solo qualche mese dopo, ad aprile. Questo quanto era stato necessario per domare le fiamme e bonificare l’area della ditta di smaltimento Longagnani di Baggiovara a Modena dopo i due imponenti incendi che avevano visto bruciare circa 400 tonnellate di imballaggi misti. A distanza di mesi, dopo i monitoraggi di lunga durata dei tecnici di Arpae, sembra che nessuna criticità nell’aria sia stata rilevata dopo i due episodi. A confermarlo in consiglio Comunale l’Assessora Alessandra Filippi, rispondendo all’interrogazione presentata da Giovanni Bertoldi della Lega Modena. Nel primo caso, secondo quanto confermato dalla Filippi gli operatori di Arpae avevano effettuato nella zona campionamenti istantanei degli inquinanti tipici della combustione, utilizzando strumentazione a lettura diretta, e da questi non erano state evidenziate criticità nell’aria. Monitoraggi più estesi con campionatori passivi, che avevano l’obiettivo di seguire l’evoluzione dell’incendio fino alla sua conclusione, erano stati fatti nelle zone residenziali, scuole e strutture sanitarie ma anche in questo caso i risultati mostrarono livelli di inquinanti molto bassi. Controlli immediati erano stati effettuati anche per il rogo di aprile, e ugualmente, le misurazioni istantanee non avevano fatto emergere criticità. Nonostante questo però le cause dei due incendi ancora non sono state rese note ed è in corso una inchiesta per venire a capo dell’esatta dinamica dei fatti.