Per il tecnico di Poggio Rusco, che per due volte è stato in forza al club gialloblù, una grande successo professionale che gli vale anche la promozione alla guida dell’Under 21. Alberto Bollini ha una carriera da vincente nel mondo del calcio giovanile. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo inizia la carriera di tecnico nella Poggese, poi arriva nel vivaio del Modena dove resta per tre stagioni. Il suo talento nell’allenare i giovani lo porta sulla panchina della Primavera della Lazio dove vince lo scudetto di categoria. Poi guida quella della Sampdoria e successivamente quella della Fiorentina per poi tornare a Roma sempre sulla sponda biancoazzurra dove vince, nel 2013, un secondo scudetto Primavera. Entra nel giro azzurro che lascia nel 2019 per tornare al Modena al posto di Gigi Apolloni. È il Modena della rinascita guidato da Romano Sghedoni, Romano Amadei e Carmelo Salerno. I gialli dominano il girone di andata in serie D, categoria dalla quale è costretto a ripartire dopo il fallimento Caliendo, e sembra avere la promozione sul campo in tasca con larghissimo anticipo. Ma una clamorosa rimonta della Pergolettese sgretola le certezze gialloblù tanto che il diesse Tosi si trova costretto a cambiare Apolloni. Arriva Bollini, il Modena recupera sulla Pergolettese, arriva primo a pari punti  e sarà uno spareggio, sul neutro di Novara, ad assegnare la promozione diretta. Il Modena deve arrendersi ai lombardi e per la gestione di quella partita si scatena una bufera su Bollini, Modena costretto alla coda degli spareggi e altro cambio in panchina con l’arrivo di Roby Malverti che vincerà i playoff garantendo al club gialloblù la posizione per poter essere ripescato in serie C. Alberto Bollini rientra nel giro delle nazionali, collabora con Mancini e suggella il suo ritorno in azzurro con il successo dell’Under 19 agli Europei. E ora, anche se non è ancora ufficiale, il salto alla guida dell’Under 21.

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