Si chiamava Roberto Zanoli, il 60enne da poco in pensione, deceduto nel pomeriggio di ieri nel suo appartamento in Via dei Ragazzi del 99 a Carpi. Ad ucciderlo sembra siano state le esalazioni di gas tossici sprigionate dall’apparecchio esterno del condizionatore. Il suo corpo senza vita è stato rinvenuto dai vigili del fuoco sul divano di casa ed ora è a disposizione della medicina legale di Modena che con molta probabilità procederà con degli accertamenti autoptici. La Procura ha avviato una indagine per ricostruire con esattezza quanto accaduto e per verificare se la tragedia sia correlata al guasto tecnico e eventualmente se ci sono delle responsabilità da parte dell’azienda produttrice o del manutentore. Il tragico incidente è accaduto intorno alle 13 di ieri, quando, probabilmente dall’impianto si è sprigionato un incendio sul balcone del suo appartamento al primo piano. Per paura che le fiamme potessero estendersi in casa, secondo una prima ricostruzione sembra che il 60enne abbia preso dell’acqua dalla cucina e l’abbia gettata sull’apparecchio esterno. A questo punto è possibile che dei fumi tossici si siano liberati nell’aria non lasciando scampo al 60enne. Ad allertare gli uomini i Vigili del Fuoco sono stati gli stessi condomini preoccupati dalle fiamme ben visibili sul balcone, Purtroppo però all’arrivo dei soccorritori per l’uomo non c’era già più nulla da fare. I pompieri hanno estinto le fiamme ed evitato che si propagassero a tutto il resto dello stabile. Sul posto anche gli uomini della Polizia di Stato che hanno avviato le indagini del caso
MUORE INTOSSICATO, LA VITTIMA IL 60ENNE ROBERTO ZANOLI. APERTA UNA INDAGINE
La procura di Modena ha aperto una indagine per fare luce sulla morte del 60enne deceduto ieri nel suo appartamento a Carpi in seguito ad un incendio. Sembra che il condizionatore sia andato a fuoco sprigionando dei fumi letali