Le indagini hanno preso il via nel settembre del 2021 e hanno portato ad un maxi sequestro da 2.3 milioni di euro e a tre persone gravemente indiziate per il delitto, in concorso, di indebita percezione di erogazioni pubbliche, malversazione, bancarotta fraudolenta e ricorso abusivo al credito. Questo l’esito dell’operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza di Modena nei confronti dell’Amministratore Unico, del Direttore Generale e del Responsabile Finanziario di una società, ora in fallimento, di un gruppo multinazionale operante nel settore del commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento per bambini. Tutto ha preso il via in seguito alla segnalazione del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, relativa alla percezione da parte della società di un finanziamento di 3 milioni di euro garantito da SACE Spa, società controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, nell’ambito del decreto liquidità finalizzato ad assicurare sostegno alle imprese colpite dalle conseguenze economiche della pandemia. Dagli accertamenti è emerso che gli indagati, sono riusciti ad ottenere il finanziamento attraverso documenti falsi sulla situazione finanziaria della società e lo hanno impiegato per finalità diverse da quanto stabilito dal decreto; inoltre, dagli accertamenti sui conti correnti societari sono emerse operazioni distrattive per oltre 6 milioni di euro attuate tramite bonifici privi di giustificazione a favore della controllante francese, nonché attraverso spese personali effettuate a mezzo carta di credito dall’Amministratore unico. In esecuzione della misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Modena sono state sottoposte a sequestro preventivo disponibilità finanziarie e immobiliari per quasi 1,5 milioni di euro.
GUARDIA DI FINANZA, MAXI SEQUESTRO DA 2.3 MILIONI. NEL MIRINO UNA NOTA SOCIETA’
Una nota società di abbigliamento per bambini è finita nel mirino della Guardia di Finanza di Modena. Indagati l’amministratore unico, il Direttore Generale e il Responsabile Finanziario. La società avrebbe ricevuto finanziamenti Covid su documentazione falsa. Somme poi utilizzate per operazioni distrattive.