Superate le fatiche delle prove scritte oggi per i maturandi hanno preso il via gli esami orali, l’ultimo ostacolo da superare per completare il percorso degli studi superiori. La lettera da cui si parte per i colloqui è già stata estratta il 19 giugno, giorno della riunione plenaria della commissione d’esame. Da lì poi si prosegue in ordine alfabetico al ritmo di cinque candidati al giorno. Vi sono tuttavia delle varianti: il Ministero ha deciso che per i comuni alluvionati dell’Emilia Romagna la prova orale sarà l’unica che dovranno affrontare. Ma scendiamo nel dettaglio dello svolgimento dell’esame: il colloquio, che riguarda anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, è in chiave multi e interdisciplinare: in sostanza, la commissione valuta sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Prenderà il via da uno spunto iniziale scelto dalla Commissione. Ed è la fase dell’esame in cui valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze e i talenti dello studente. Per quanto riguarda lo scrutinio finale si può quasi dire che conta di più il percorso fatto dallo studente nel corso dei cinque anni che l’esame in sé per sé. Perché il passaggio più selettivo e decisivo per l’esito finale avviene tramite gli scrutini di fine anno. Al colloquio orale viene assegnato un punteggio massimo di 20 punti da sommare alle due prove scritte e in ultimo al credito scolastico ottenuto dallo studente, che da solo vale 40 punti.