Nel video l’intervista a Anna Maria Vandelli, Assessora all’Urbanistica Comune di Modena
Puntare alla prossimità, alla mobilità dolce e alle reti tecnologiche per dire stop, definitivamente, al consumo di suolo. Il nuovo Piano Urbanistico Generale presentato questa mattina dalla Giunta ai modenesi segna la fine della corsa all’espansione urbana intrapresa negli anni ‘80, verso la Modena di domani che, fino al 2050, sembra avere gli occhi puntati su sostenibilità ambientale, rigenerazione e inclusione.
Il piano è certamente lodevole e quanto mai auspicabile soprattutto se si considera che ad oggi la provincia di Modena è la prima in regione per incremento di suolo netto con 134,83 ettari consumati di gran lunga superiore agli altri territori a fronte di un totale regionale di 661,16 ettari.