Era ad appena 500 metri dal punto in cui mercoledì scorso si era tuffato nel fiume. Ieri intorno alle 14.30 infatti il corpo di Yahya Hkimi è stato ritrovato dai Vigili del Fuoco di Modena a Marzaglia in un’ansa, non lontano dal ponte sulla via Emilia ovest da cui si era tuffato, mentre si trovava con un amico. Sono stati necessari quattro giorni di ricerche e manovre anche effettuate a mani nude per poter raggiungere quegli spazi tra le pietre che erano emerse dopo una deviazione delle acque realizzata da Aimag per facilitare la ricerca. Dopo il recupero della salma sul posto anche il medico legale, poi dopo circa un paio d’ore, la consegna del corpo alle onoranze funebri Terra e Cielo di Gianni Gibellini.  Tutto ciò che è accaduto è stato ripreso in un video dall’amico della giovane vittima che immortala il 18enne tuffarsi già un paio di volte per poi risalire e rigettarsi nelle acque del fiume, ma dopo quel terzo tuffo la corrente lo ha trascinato via ed è scomparso. Immediate le ricerche del 18enne che si sono interrotte solo dopo che questi è stato ritrovato, purtroppo senza vita. Utilizzati per la ricerca diversi mezzi e metodi, mentre l’attenzione dei soccorritori si era concentrata verso Ponte Alto. In quel punto una importante quantità di rami, legno e altro ancora, ostacolava il regolare deflusso delle acque facendo da filtro. Il corpo invece si trovava ad appena 500 metri di distanza, in un’ansa del Secchia