Nonostante una lieve flessione nei primi tre mesi dell’anno, con una variazione congiunturale del -2.5%, l’export modenese registra numeri positivi nel confronto annuale con una crescita del 7.6% rispetto al primo trimestre del 2022. Al contrario l’andamento delle province emiliano-romagnole è molto variegato: alcune presentano crescita a due cifre come Piacenza e Bologna, mentre vi sono perdite cospicue a Parma e Ferrara. Questa la fotografia scattata dall’aggiornamento sull’interscambio commerciale verso l’estero elaborata dalla Camera di commercio. L’andamento tendenziale dei settori merceologici è molto disomogeneo: mentre crollano le vendite all’estero di tessile abbigliamento cresce il biomedicale. Bene le macchine e apparecchi meccanici seguite a distanza dall’agroalimentare e dai mezzi di trasporto. La ceramica risulta invece in calo. Dal punto di vista geografico, rallenta il flusso verso i paesi dell’Unione Europea, con i 14 Paesi storici che crescono solamente del 3,2%. Bune invece le esportazioni verso l’Oceania, mentre risultano più contenuti gli incrementi verso il Medio Oriente e l’Africa Centro Sud. In diminuzione l’Asia trascinata al ribasso dalla Cina e dal Giappone.
EXPORT MODENA, CRESCE IL BIOMEDICALE MA PERDE QUOTA LA CERAMICA E IL TESSILE
La città della Ghirlandina resta nella top ten delle province italiane confermandosi al nono posto per ammontare di export. Penalizzate le esportazioni verso la Cina.