Le acque della riviera romagnola continuano ad essere attenzionate dopo l’alluvione che a metà maggio a mandato sott’acqua numerosi comuni. I campionamenti di Arpae sulla balneabilità proseguono e sebbene in 86 località i parametri risultano nella norma, sono ancora ben 12 i punti dove il divieto permane. Si tratta soprattutto di punti in prossimità delle foci dei fiumi. Nei primi campionamenti in vista dell’apertura della stagione balneare, partita regolarmente lo scorso 2 giugno, erano state 19 le località sopra soglia, a causa della presenza di Escherichia coli ed Enterococchi, due batteri che in alcuni casi possono essere la causa di patologie anche gravi che interessano l’intestino e l’apparato urinario. Valori poi subito rientrati nei giorni successivi. Lo stesso, a detta degli esperti, dovrebbe accadere anche per i 12 punti ancora non balneabili: a partite da domani, i tecnici Arpae effettueranno ogni giorno i prelievi nelle località fino al rientro dei parametri oltre soglia. Nel frattempo, i sindaci dei Comuni interessati emetteranno le ordinanze di divieto temporaneo di balneazione. Nel dettaglio si tratta di sette punti che si trovano nel ravennate; due sono in provincia di Forlì-Cesena e gli ultimi tre sono in provincia di Rimini.