Nel video l’intervista a Stefano Bonaccini Presidente Regione Emilia-Romagna
L’associazione ambientalista all’indomani dell’alluvione che ha messo in ginocchio la Romagna è uscita dal Patto per il lavoro e il clima della Regione Emilia-Romagna, dopo un’esperienza durata due anni. A rinfocolare le polemiche proprio i danni causati dall’alluvione e che hanno portato l’associazione a defilarsi dal progetto condiviso per il rilancio e lo sviluppo dell’Emilia-Romagna fondati sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. Proprio a questo proposito, ieri a Bologna, un incontro a cui era presente anche il Governatore Stefano Bonaccini, è stato interrotto da una protesta dei collettivi ambientalisti.
Ma è annosa la posizione dell’associazione ambientalista sui temi inerenti il consumo di suolo. Già nel 2017 aveva attaccato la legge voluta dalla giunta Bonaccini sottolineando di recente che l’Emilia-Romagna è terza in Italia sia per incremento di suolo consumato nel periodo 2020-2021 (658 ettari) sia in totale di suolo consumato nel 2021 (oltre 200mila ettari), dopo Lombardia e Veneto. Tre le grandi infrastrutture più criticate dagli ambientalisti, il passante di Bologna, la Bretella Campogalliano Sassuolo e la Cispadana.