Si trova a Roma pronto per essere analizzato l’ordigno esplosivo rudimentale ritrovato in via Stradella nei pressi del passaggio a livello della linea ferroviaria Modena-Sassuolo. Gli accertamenti degli artificieri e le analisi saranno determinanti per capire quanto la bomba poteva essere potenzialmente esplosiva e incendiaria. Al momento non ci sono state rivendicazioni e le indagini della Digos procedono serrate per individuare chi possa essere il suo costruttore. L’ordigno, di piccole dimensioni è stato costruito artigianalmente, con molta probabilità seguendo le istruzioni che al giorno d’oggi si possono reperire senza difficoltà sul web. Secondo prime analisi si ipotizza che il dispositivo artigianale fosse lì da tempo: sembra infatti che una delle pile usata per la sua costruzione era ossidata. A ritrovare il dispositivo appoggiato su un marciapiede nelle vicinanze di un metanodotto, Matteo Cimitan, un volontario di Plastic Free che stava raccogliendo dei rifiuti in zona. Nell’area verde presente in via Stradella ha notato prima una borsa di plastica contenente dei vestiti e dietro di essa l’ordigno misterioso. Ha immediatamente allertato la Polizia locale che ha sua volta ha richiesto l’intervento della Squadra Volante della Polizia di Stato. Arrivati sul posto hanno interrotto la circolazione del treno Gigetto per tre ore mentre gli artificieri procedevano al disinnesco dell’ordigno
ORDIGNO ESPLOSIVO, A ROMA PER LE ANALISI. LA DIGOS CERCA IL RESPONSABILE
Procedono serrate le indagini sulla bomba artigianale rinvenuta in via Stradella. Mentre la digos cerca il responsabile l’ordigno è stato inviato nella Capitale per ulteriori accertamenti