L’alluvione fa scattare i divieti di balneazione in alcuni punti della costa emiliano romagnola. Sono 19 su 98 quelli in cui le acque non risultano conformi ai parametri. Questo quanto emerge dalla rilevazione effettuata dall’Arpae. La ragione è legata all’arrivo dell’acqua esondata in mare, che ha causato particolari problemi soprattutto sul litorale ravennate, dove sfociano alcuni dei fiumi maggiormente interessati dall’alluvione. In particolare in diversi punti le analisi hanno riscontrato la presenza di Escherichia coli ed Enterococchi, due batteri che in alcuni casi possono essere la causa di patologie anche gravi che interessano l’intestino e l’apparato urinario. Visto l’esito degli accertamenti le analisi verranno ripetute nei prossimi giorni e l’auspicio è che i valori tornino in fretta sotto i livelli di allarme. Perché lo stop alla balneazione non è certo una buona notizia in vista dell’inizio della stagione turistica. Intanto però in attesa di buone notizie nella giornata di ieri è stata emessa dal Comune di Ravenna un’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione nel tratto di mare di circa 200 metri. Non sono stati invece riscontrati problemi per l’area del Riminese, dove i controlli hanno confermato che il mare è pulito e dove, quindi, la stagione balneare può cominciare senza problemi
COSTA EMILIANO-ROMAGNOLA, 19 PUNTI SU 98 NON SONO BALNEABILI
La stagione balneare sta per iniziare ma con qualche intoppo. Secondo una analisi effettuata da Arpae, a causa dell’acqua dell’alluvione arrivata nel mare, in alcuni punti della costa emiliano-romagnola è scattato il divieto di balneazione