Nel video intervista a Piero Milani, Direttore Centro Fauna Il Pettirosso
Le immagini che ritraggono i volontari del centro faunistico modenese Il Pettirosso nel salvataggio di animali nelle zone alluvionate della Romagna hanno fatto il giro del web. Le loro giubbe rosse, i loro sorrisi, un sollievo grande per tante persone disperate non solo nell’aver perso tutto o quasi nel fango e nell’acqua di un’alluvione che nessuno dimenticherà, ma anche per aver dovuto lasciare o dover lasciare i propri animali, domestici e non, dietro di sé per salvare la propria vita. Un dolore sordo che rimane nel cuore, un grido di aiuto che Il Pettirosso ha accolto e fatto suo da subito. Prima tappa Solarolo il 17 maggio, poi Conselice, poi Medicina e altre zone ancora. Nel primo soccorso, la forza dell’acqua ha strappato ai volontari l’imbarcazione con il motore, nella seconda missione una seconda barca, ma un motore nuovo lo stanno ancora aspettando. Una sorta di arca di Noè che è riuscita a mettere in salvo tanti animali. Ma l’opera dei volontari de Il Pettirosso si è legata anche al salvataggio delle persone nelle zone più disagiate, quelle periferiche o di campagna. Un’esperienza unica e un bilancio importante