Nel video l’intervista a Maria Cecilia Guerra, Deputata della Repubblica Italiana
Dall’inizio dell’emergenza alluvione il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in Emilia Romagna ha effettuato 8 mila interventi mettendo in campo un totale di quasi 1400 uomini. I danni veritieri al momento non sono ancora stati quantificati, ma le prime stime superano gli 8 miliardi: solo per quanto riguarda la produzione foraggiera le cifre si aggirano intorno agli 80 milioni con almeno 40 ettari di terreni danneggiati, pari a circa il 42% della superficie agricola regionale. Cifre da capogiro che fotografano una situazione allarmante per il tessuto socio economico legato all’agroalimentare dell’Emilia Romagna. Numerosi i comuni finiti sott’acqua o devastati da frane e smottamenti e 20 mila le persone sfollate rimaste senza una casa. Giornate difficile per l’intera regione, scandite ora dopo ora solo dal fango, fatica e desolazione. Anche la Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Layen in visita ieri nelle zone colpite dall’alluvione ha toccato con mano l’estensione dei disagi. Durante il suo intervento ha ribadito la vicinanza dell’Europa e ha garantito l’accesso al fondo di solidarietà europeo e l’esclusione dal conteggio del deficit delle spese sostenute per l’emergenza
Senza contare che all’emergenza si aggiunge un problema sanitario: quello delle acque alluvionali stagnanti contaminate che provengono da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali. Acque pericolose che rischiano di avere impatti sulla salute delle persone. Per questo motivo la Regione ha stilato un vademecum messo a punto dal dipartimento di sanità pubblica dell’ausl Romagna con le raccomandazioni da seguire per i volontari e gli operatori impegnati sul campo. Inoltre una delegazione dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze ha distribuite nelle aree colpite delle soluzioni disinfettanti e integratori salini per scongiurare i rischi di tetano dettati dall’alluvione.