Nel video l’intervista a Marco Rossi, Avvocato Salvatore Montefusco
Verrà rinviato a giudizio davanti alla Corte d’Assise Salvatore Montefusco, l’ex imprenditore reo confesso accusato di aver ucciso a colpi di fucile a canna mozza la moglie Gabriella Trandafir, di 47 anni e la figlia di lei, la 22enne Renata Alexandra. L’uomo, in carcere dal giorno del duplice delitto, oggi non era presente in Tribunale, per lui in occasione dell’udienza preliminare c’era il suo legale, l’avvocato Marco Rossi.
La tragedia avvenne il 13 giugno del 2022, in via Cassola di Sotto, nella casa che Montefusco condivideva con le due donne. Dopo aver sparato diversi colpi alla giovane e alla moglie, che si era nascosta dietro al figlio minore, unico sopravvissuto, Montefusco si era recato nel bar più vicino, da dove aveva chiamato i Carabinieri confessando quanto aveva fatto. Anche durante l’interrogatorio il 69enne aveva ammesso le sue responsabilità, dicendo di non volere sconti di pena. Secondo l’accusa il delitto era premeditato, mentre per la difesa è stato dettato da un momento di ira al culmine di una lite. Oggi in Tribunale, oltre ai familiari delle vittime, si sono costituiti parti civili anche diversi enti, tra cui l’Associazione Casa delle donne contro la violenza e Provincia di Modena. Tra le motivazioni il fatto che la violenza sulle donne rappresenta una violazione dei diritti fondamentali della persona, ed è un fenomeno che coinvolge l’intera struttura della società.