VENEZIA 5
MODENA 0
VENEZIA: Joronen; Hristov (38’ st. Modolo), Svoboda, Carboni; Candela (31’ st. Pierini), Andersen (31’ st. Busio), Tessmann, Ellertsson, Zampano; Pohjanpalo (380 st. Novakovich), Johnsen (31’ st. Ciervo). A disposizione: 12 Bertinato, 24 Neri; 21 Cheryshev, 23 Ceppitelli, 33 Sverko, 62 Milanese. Allenatore. Vanoli.
MODENA: Gagno; Oukhadda, Silvestri, Pergreffi, Renzetti (10’ st. Ponsi); Magnino, Gerli, Armellino (20’ st. Duca); Ionita (10’ st. Tremolada); Strizzolo (35’ st. Bonfanti), Diaw (20’ st. Falcinelli). A disposizione: Seculin; 5 Cittadini, 8 Mosti, 19 Giovannini, 28 De Maio, 57 Coppolaro. Allenatore: Tesser.
ARBITRO: Daniele Rutella di Enna.
RETI: 32’ pt., 9’ st. , 27’ st. e 34’ st. Pohjanpalo; 36’ st. Zampano.
PAOLO VECCHI
VENEZIA. Il treno dei playoff passa al penso e ci sale di prepotenza il Venezia con il Modena, che non lo vede nemmeno passare subendo un sorpasso alla Verstappen, relegato mestamente a rimanere sul Regionale che porta alla salvezza, traguardo che dovrà difendere nelle ultime tre giornate con due partite in casa, Bari e Sudtirol, e la trasferta di Benevento. Resterebbe ancora vivo un mezzo sogno, non, però, per il Modena preso a schiaffi in Laguna dal Venezia e da un Pohjampalo in versione Halland che ha calato un poker devastante alle spalle di Gagno e della Banda del Tritone, o meglio del Tritato canarino. Una sconfitta devastante con cinque pugni sul volto dei milletrecento tifosi gialloblù che non meritavano una simile umiliazione e di vivere una delle giornate più brutte del calcio geminiano. E che, alla fine, non l’hanno mandata a dire ai giocatori.
Tesser, pur avendolo a disposizione, tiene Falcinelli in panchina e davanti sorprende schierando due punte, Diaw e Strizzolo, con Ionita in trequarti davanti ai due interni Armellino e Magnino. Gerli in cabina di regia mentre dietro confermata la linea composta da Oukhadda, Silvestri, Pergreffi e Renzetti. Tra i pali Gagno. Panchina per Tremolada e Giovannini che erano i candidati a sostituire Falcinelli dall’inizio. Chiaro l’intento del mister gialloblù di provare a reggere lo scontro fisico con una formazione molto strutturata sul piano atletico e tentare di tenere la palla e il baricentro alti per non farsi schiacciare.
Vanoli, tecnico dei lagunari si oppone con un 3-4-1-2 al 4-3-1-2 di Tesser. Il Venezia, infatti, si schiera con Joronen in porta protetto da Hristov, Svoboda e Carboni. Candela, Andersen, Tessmann e Zampano la linea mediana mentre Ellertsson si incarica di ispirare la coppia d’attacco Pohjanpalo-Johnsen. Il Venezia ha 42 punti e va a caccia del successo per cercare di recuperare in extremis quella zona playoff che era l’obiettivo minimo di inizio stagione. Modena molto più vicino all’area dove si spareggia per il terzo posto, ma la testa dei canarini è prima sulla linea del traguardo salvezza, che è virtualmente in cassaforte in virtù dei sei punti di vantaggio su Cittadella, Brescia e Cosenza a tre turni dalla fine, poi su quella dove si può cominciare a sognare.
L’arbitro è Rutella di Enna che alle 18, tra qualche goccia e un po’ di vento, dà il via alle ostilità. Che non ci sono perchè il Modena dopo un primo tempo appena decente comunque concluso sotto di un gol realizzato da Pohjanpalo, nella ripresa scompare letteralmente, insieme ai cambi di Tesser, subendo una goleada umiliante firmata da quattro reti di Pohjanpalo, che si porta a casa un pallone e mezzo, e dalla stoccata finale di Zampano, Tra un Venezia in carne ed ossa e una banda di fantasmi gialloblù finisce 5-0. Giusto così. Senza parole.
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RISULTATI 35° TURNO: Spai-Perugia 1-1; Cagliari-Ternana 2-2; Como-Palermo 1-1; Brescia-Cosenza 2-1; Sudtirol-Genoa 0-0; Benevento-Parma 2-2; Bari-Cittadella 1-1; Ascoli-Pisa 2-1; Venezia-Modena 5-0; Frosinone-Reggina 3-1.
FROSINONE MATEMATICAMENTE IN SERIE A
CLASSIFICA: Frosinone 71; Genoa 67; Bari 61; Sudtirol 54; Parma 52; Cagliari 51; Pisa, reggina e Ascoli 46; Venezia e palermo 45; Modena 44; Como e Ternana 43; Cittadella, Brescia e Cosenza 38; Perugia 36; Spal 35; Benevento 32.
PROSSIMO TURNO: Modena-Bari sabato 6 maggio ore 14 stadio Braglia