Nel video l’intervista a Alberto Caldana, Presidente Porta Aperta
La maggior parte di loro arrivano dal Sudan, ma anche dalla Nigeria, Ghana, Gambia e Guinea. Sono in tutto 32 i profughi africani che ieri hanno concluso la loro fuga dalla guerra all’Hotel Emilia, in via Emilia Ovest, per poi essere assegnati a strutture diverse. 20 di loro sono stati alloggiati proprio all’interno dell’albergo alla Bruciata, cinque a Castelfranco Emilia, sette invece quelli sistemati in un centro di accoglienza straordinaria. Nel folto gruppo anche dei minori non accompagnati accolti con grande empatia dai volontari della protezione civile e della croce rossa che fin dal loro arrivo hanno operato per non farli sentire spaesati. Adulti e bambini, con grande stanchezza e bagagli minuscoli all’interno dei quali hanno raccolto tutta la loro vita, sono scesi dal pullman per effettuare le prime operazioni di registrazione. Al momento la sistemazione negli Hotel è provvisoria e il prefetto ha chiesto disponibilità al terzo settore, asl mondo cattolico e alla curia. Porta Aperta ha recentemente accolto ha due persone provenienti dal Sudan, ma all’interno del centro sono in totale un centinaio i profughi presenti.
Intanto i 32 arrivi di ieri sono solo poco più della metà della quota annunciata dal Prefetto, il Viminale sembra infatti aver assegnato a Modena una 50ina di migranti. Con molta probabilità gli altri arriveranno sul nostro territorio nei prossimi giorni.