Nel video l’intervista a Paolo Crepet, Psichiatra, sociologo, Educatore
Dopo serrate indagini da parte della Polizia di Stato, i due giovani modenesi, 18enni all’epoca dei fatti erano stati arrestati con l’accusa di estorsione e rapina e ieri, a chiudere il rito abbreviato, la sentenza. 4 anni e sei mesi per il capo della baby gang che resta ai domiciliari, due anni e due mesi al complice. Pena sospesa. Gli episodi di microcriminalità di cui si sono resi responsabili, 12 tra il dicembre 2021 e il febbraio 2022, avevano seminato il terrore tra i giovanissimi in centro a Modena. Il fatto più grave ha riguardato la rapina subita da un ragazzino a cui avevano estorto sia un braccialetto che un anello appartenuti al padre deceduto poco tempo prima. Per riaverli ha dovuto consegnare loro circa 14mila euro. Purtroppo l’emergenza baby gang oltre a dimostra nel tempo un’aggressività maggiore è un chiaro segno del forte disagio in cui i giovani stanno vivendo e che politica e istituzioni cercano di arginare con azioni punitive. Ma è meglio aggredire il fenomeno usando i tribunali o capire la natura di tutto questo? A porre la domanda lo psichiatra, sociologo, educatore Paolo Crepet. Determinate il ruolo della famiglia, il primo sistema con cui l’essere umano si confronta