Nel video l’intervista a Sabino Pelosi, Direttore Medicina Legale Modena
C’è attesa per l’analisi da parte della medicina legale sulle ossa umane ritrovate la scorsa settimana sulle colline di Spezzano da alcuni passanti. Dopo il conferimento dell’incarico, l’obiettivo resta quello di avere la certezza di poter attribuire i resti scheletrici a un’identità precisa. Si procede per step, partendo da una prima analisi di sopralluogo per identificare etnia, genere ed età della vittima. Poi ci si sposta in laboratorio, dove si cerca di ricomporre lo scheletro e con tecnologie avanzate di scanner e precisione è addirittura possibile ricostruire il volto in maniera tridimensionale. Determinante è l’analisi del Dna. Utile in casi come questo anche la comparazione con le informazioni genetiche di persone scomparse sul territorio, a partire da Filippo Cornia e Alessandro Venturelli.
Tempi, quelli per l’identificazione personale, che variano da caso a caso, tenendo conto anche dello stato di conservazione dei resti scheletrici e la presenza di eventuali indizi come indumenti e oggetti personali.