Domani riprenderà il processo in dibattimento sull’omicidio di Saman Abbas e ancora si attendono notizie su come il padre della 18enne pakistana possa partecipare all’udienza in videocollegamento. Il ministero della Giustizia del Pakistan deve ancora esprimersi in maniera definitiva sulla fattibilità tecnica del collegamento. Intanto nell’udienza di domani davanti alla Corte d’Assise a testimoniare ci sarà anche un amico di Saman che attualmente vive in Belgio. Il giovane sarebbe stato il primo a denunciare i genitori della 18enne. Secondo la sua versione si sarebbero conosciuti in chat nel 2020 e Saman dopo aver scoperto che la sua famiglia intendeva farla sposare con un cugino in Pakistan sarebbe scappata proprio in Belgio da lui. Dopo il racconto il giovane decise di denunciare il fatto alle autorità belga che a loro volta attivarono anche l’Interpool. Una versione che se confermata aggraverebbe la situazione dei familiari della 18enne, uccisa tra il 30 aprile e il 1° maggio del 2021. Per la morte della giovane sono attualmente accusati di omicidio in concorso lo zio, i due cugini, la madre ancora latitante e il padre detenuto in carcere in Pakistan e in attesa dell’estradizione e per la quale bisognerà aspettare almeno fino al 26 aprile.
MORTE DI SAMAN, DOMANI UDIENZA IN TRIBUNALE: PRESENTE UN TESTIMONE CHIAVE
Un amico afghano di Saman Abbas domani testimonierà davanti alla Corte d’Assise. Il giovane sarebbe stato il primo a denunciare le vessazioni dei genitori della 18enne pakistana