Nel video l’intervista a Carlo Meschiari, Pres. Comitato Croce Rossa di Modena
Anche per le festività pasquali, come in tutte quelle che il calendario segna in rosso, i volontari ci sono, in particolare quelli deputati alla salute dei cittadini. È vero, c’è un’infinità di persone che, soggette a turnazioni, possono trovarsi sul posto di lavoro nei giorni di festa canonici, come ad esempio Pasqua e Pasquetta, ma si tratta appunto di impegni di lavoro. Il volontario offre il suo tempo senza ricevere in cambio nulla oltre la gratificazione delle persone che va a sostenere, ad aiutare, ad ascoltare. Perciò è una scelta assolutamente personale e generosa scegliere di offrire buona parte di una giornata festiva alle proprie associazioni, quando al contrario la si potrebbe dedicare ai propri cari. A descrivere il sentimento che spinge a intraprendere la via del volontariato, sicuramente la voglia di aiutare le persone. 550 in totale i volontari su cui può contare il comitato modenese di Croce Rossa e che si danno il cambio di turno in turno, di giorno in giorno. Le luci delle ambulanze non si spengono né a Pasqua, né in altra festività. Né si sono mai spente durante il tanto sofferto periodo della pandemia.