Prevenire gli episodi di inquinamento acuto, che da anni attanagliano la pianura padana e in particolare la città di Modena, riducendo le emissioni inquinanti. Questo uno dei principali obiettivi del nuovo piano Aria integrato regionale, che prende il nome di Pair 2030, adottato dalla Giunta e che presto arriverà nell’aula dell’Assemblea Legislativa. Lo scopo è arrivare all’introduzione di nuove regole in tempi rapidi. Una novità riguarda la platea dei comuni coinvolti che da 33 passerà a 207. Diversi poi gli ambiti di intervento individuati per ridurre l’inquinamento dell’aria. Nelle città si lavorerà per ridurre i flussi di traffico, promuovendo la mobilità ciclistica e sostenibile e l’intermodalità, con nuovi bandi “Bike to work” e incentivi all’acquisto di biciclette e motocicli elettrici. Dal primo ottobre 2025 nei comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti entreranno in vigore le limitazioni ai diesel euro 5, che non potranno più circolare dentro i centri città, con perimetri variabili da comune a comune. Per chi non può permettersi di cambiare veicolo c’è la possibilità di usare il servizio Move-In. Nei piani della Regione, l’incremento di mobilità di trasporto pubblico, su gomma e ferro, con un rinnovo del parco autobus. Sono poi confermate le misure emergenziali che si attivano sulla base di un meccanismo previsionale volto a evitare il più possibile il verificarsi dei superamenti del valore limite giornaliero di PM10. Una volta raggiunti i 25 sforamenti, il piano prevede che i Comuni intervengano con misure aggiuntive a livello locale sulle principali sorgenti emissive. Se le regole fossero in vigore già da oggi, Modena si ritroverebbe al limite: in poco più di tre mesi, sono già 21 i superamenti registrati nella centralina di via Giardini

ARTICOLI CORRELATIALTRO DALL'AUTORE