Succede di tutto in Australia, terza tappa del Mondiale di Formula 1. Tre bandiere rosse nel corso della gara, di cui l’ultima a un giro dalla fine, con altrettante partenze da fermo. Due Safety Car in pista e un arrivo nel giro finale che non è altro che una passerella per Verstappen che vince meritatamente per la prima volta sulla pista di Melbourne celebrando la superiorità Red Bull e precedendo la Mercedes di Hamilton e l’Aston Martin di Alonso. E la Ferrari? Ennesima giornata nera. La gara di Charles Leclerc dura tre curve per poi finire sulla sabbia, Carlos Sainz sfrutta i lievi miglioramenti della Rossa chiudendo al quarto posto, ma nell’ultima partenza da fermo centra Alonso mettendolo fuori gara e portandosi virtualmente sul podio. La manovra scorretta non sfugge ai giudici che ordinano un giro finale rimettendo in pista Alonso che chiude al terzo posto e punendo lo spagnolo della Ferrari con una penalizzazione di cinque secondi con conseguente retrocessione alla 12esima posizione. Un gran premio dalle mille emozioni, ma allo stesso tempo polemiche e rabbia per alcune decisioni. La Formula Uno tornerà in pista in Azerbaijan nell’ultimo weekend di aprile.
FORMULA 1. GP AUSTRALIA: VERSTAPPEN RE, LA FERRARI ARRANCA CON RABBIA
Nel gran premio di Melbourne succede di tutto. Vince Verstappen, ma è un’altra giornata da dimenticare per le Ferrari: Leclerc fuori al primo giro e Sainz penalizzato conclude la gara al dodicesimo posto