La proposta, sembra unica nel suo genere, ha raccolto sia considerazioni positive sia negative. Da questo punto di vista è la Cgil a dimostrarsi contraria all’iniziativa. Per il sindacato questo vorrebbe dire far passare il principio per cui la difesa del lavoratore è a suo carico mentre dovrebbe essere l’azienda a farsi carico del sistema di sicurezza e protezione dei propri lavoratori. A favore la Cisl che ammette la necessita di corsi simili anche per altre categorie. La comunicazione ai dipendenti Seta di Modena è arrivata via mail. Si tratterebbe di un corso di autodifesa su base volontaria che si svolgerebbe all’interno della nuova palestra Seta inaugurata lo scorso 3 marzo a Modena e avrebbe come insegnanti, due istruttori dell’Accademia modenese di Difesa Personale. Verrebbero trattati i principali tentativi di aggressione comprese quelle finalizzate all’interno dei mezzi pubblici. Ad ora sarebbero una 20ina le iscrizioni. Particolarmente interessate si sono dimostrate le autiste. L’iniziativa di Seta arriva dopo una serie sempre più serrata di eventi violenti accaduti a bordo dei bus, l’ultimo in ordine cronologico è avvenuto il 16 marzo scorso su un mezzo Seta a Reggio Emilia. Un 41enne di origini nordafricane è stato sfregiato al volto da due fratelli di 22 e 23 anni.