A undici anni dal sisma del 2012, che con la sua forza distruttrice mise in ginocchio la bassa modenese, lo stato di emergenza terminerà entro la fine dell’anno. Un tavolo tecnico di confronto tra Regione Emilia Romagna e Ministero si è tenuto ieri, alla presenza del Governatore e Commissario delegato alla Ricostruzione post sisma, Stefano Bonaccini, e il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci, allo scopo di definire le esigenze economico-finanziarie e normative. Durante la riunione è stato fatto il punto sullo stato della ricostruzione, ad oggi del tutto completata quella privata di abitazioni e attività economiche, e ancora da ultimare invece quella sul patrimonio storico-artistico. I danni provocati dal violento sisma solo nel nostro territorio ammontavano ad un valore di 12 miliardi di euro. 676 milioni riguardano i provvedimenti di emergenza, 3,285 miliardi i danni alle case, 5,237 quelli alle aziende, 2,75 quelli ai beni storico-culturali, chiese in primis, e agli edifici religiosi, che rappresentano tuttora l’ultimo miglio di una ricostruzione per il resto ormai completata. Un altro dato forte era quello relativo agli sfollati: erano oltre 45 mila. In occasione dell’incontro di ieri il ministro, dopo aver dato ampia disponibilità alla collaborazione con la Regione per l’ultima fase della gestione commissariale, ha annunciato la volontà, attraverso una normativa specifica in materia, di favorire e snellire i processi di ricostruzione dopo catastrofi naturali, con limiti temporali che possano scongiurare lo spopolamento dei territori colpiti.
SISMA IN EMILIA, A FINE 2023 TERMINA LO STATO DI EMERGENZA
Definire fondi e norme per ultimare l’ultima fase della ricostruzione post sisma. Questo l’obiettivo del Tavolo Tecnico tra Regione e Ministero che si è tenuto ieri. Entro l’anno terminerà anche lo stato di emergenza