BANDE GIOVANILI, AL PRIMO POSTO ILLECITI CONTRO IL PATRIMONIO

Una ricerca della Regione Emilia Romagna sulle Bande giovanili ha messo in luce come siano sempre di più i minori coinvolti in illeciti contro il patrimonio.

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Nel video l’intervista a Rossella Selmini Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna

Sono diventati protagonisti di risse, atti di bullismo e aggressioni. I giovani sempre più spesso popolano le pagine della cronaca di tutta Italia e il nostro territorio non è immune da questo fenomeno. Secondo la ricerca curata dalla Regione Emilia Romagna dal titolo ‘Bande giovanili di strada’ i ragazzi protagonisti di questi episodi di aggressioni sono minori tra i 14 e i 17 anni, con alle spalle situazioni di fragilità familiare ed economica. Nelle loro famiglie è emersa l’assenza di una figura adulta genitoriale autorevole a cui ispirarsi e ad aggravare il problema, anche l’effetto negativo dei social network. Agiscono in gruppi e i reati più diffusi sono quelli contro il patrimonio e non contro la persona. Per molti di loro si tratta del “primo reato”.

La ricerca ha messo in luce come una frustrazione sociale crescente favorisca situazioni problematiche di questo tipo per questo è necessario agire con azioni concrete.