Come da accordi con gli enti del territorio, Anas ha avviato i lavori di riasfaltatura della tangenziale di Modena il 23 febbraio scorso. Questa prima tranche, ha avuto un valore di 800mila euro e ha visto l’avvio dal km 0, all’altezza della rotatoria con via Vignolese al km 6.500, all’altezza con lo svincolo numero 8. Ma la sensazione è che nulla o quasi sia stato risolto. Il tratto di tangenziale in cui sono stati effettuati i lavori ha sistemato solo la corsia di marcia, mentre non è stata toccata quella di sorpasso. Tutto il resto dell’anello modenese è ancora in balia di buche e malformazioni dell’asfalto mettendo a rischio spesso gli automobilisti. Tra le strade a maggior rischio di incidenti rilevate da uno studio Aci del 2021 dal titolo “Localizzazione degli incidenti stradali” sul territorio modenese ci sono anche alcuni tratti della tangenziale, in particolare quella Nord con la diramazione per Sassuolo che si ritaglia il terzo posto nella classifica dopo la Canaletto, risultata essere la strada più pericolosa in provincia di Modena seguita dalla Nazionale per Carpi, nel tratto che porta a Carpi e prosegue fino a Novi e Fossoli. E sembra essere ancora lontana la seconda fase dei lavori che, come Anas ha comunicato, è in corso di programmazione e di condivisione con il territorio.
BUCHE IN TANGENZIALE, ANAS CHIUDE LA PRIMA FASE DEI LAVORI, MA IL PROBLEMA RESTA
La prima fase dei lavori realizzati da Anas, per la sistemazione delle buche sulla tangenziale Modena Nord in direzione Sassuolo, sembra non aver risolto il problema del manto stradale.