Bandiere a mezz’asta domani in ricordo delle vittime del Covid. Era il 18 marzo del 2020 il giorno in cui i mezzi dell’Esercito vennero schierati per spostare centinaia di bare depositate nel cimitero di Bergamo. Immagini simbolo di una tragedia e del dipanarsi di un incubo, quello della pandemia. Ad oggi sono 188mila le vittime del coronavirus in tutta Italia, 19.320 le persone decedute nella sola Emilia-Romagna negli ultimi tre anni. Tutti gli ospedali modenesi ricorderanno chi non è riuscito a superare la malattia con un minuto di silenzio. Un modo per non dimenticare una pandemia che ha provocato morte, paura e messo sotto sforzo tutto il sistema sanitario. Un contagio che oggi, grazie soprattutto ai vaccini, fa molta meno paura. Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, i nuovi positivi restano sostanzialmente stabili, con 38 casi ogni 100mila abitanti, contro i 41 dei 7 giorni precedenti. In leggero calo dell’indice di trasmissibilità: l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è sceso allo 0,94 dallo 0,97, sotto la soglia epidemica, stabile all’1% anche il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva; in lieve diminuzione il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale, dal 4,7% registrato il 9 marzo al 4,3% del 16 marzo. Sono però aumentate da due a quattro in una settimana le Regioni classificate a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza, tra queste l’Emilia-Romagna, insieme a Liguria, Piemonte e Toscana.