Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea viene formalmente accolta la richiesta di modifica del disciplinare dell’Aceto Balsamico di Modena. Dopo un iter avviato nel dicembre 2015, e la gestione di diverse opposizioni presentate a livello nazionale e comunitario, la Commissione ha accolto pienamente le argomentazioni e le richieste del Consorzio di Tutela e del MASAF. Tre sono i grandi temi toccati dalle modifiche: nuovi parametri qualitativi dell’Aceto Balsamico di Modena Invecchiato; l’ampliamento della gamma dei contenitori in cui sarà possibile imbottigliare il prodotto e l’ampliamento e l’integrazione del sistema di controllo della filiera. Novità che per il consumatore vogliono dire, sostiene il Consorzio, più scelta, più qualità e più garanzie. In particolare il nuovo Disciplinare prevede un aumento della densità minima per l’Aceto Balsamico di Modena Invecchiato, abbassandone al contempo l’acidità e dando la possibilità di affiancare alla dicitura “Invecchiato” l’indicazione del periodo minimo di invecchiamento pari a 3 anni. Una modifica che ha il fine di valorizzare questo segmento di prodotto. Il prossimo passaggio verso l’attivazione delle nuove norme sarà quello della pubblicazione del decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, attesa nelle prossime settimane, e, infine, la modifica del Piano di Controllo che determinerà l’entrata in vigore e l’operatività di quanto disposto nel nuovo disciplinare.
ACETO BALSAMICO, ARRIVA L’OK AL NUOVO DISCIPLINARE
Entra in vigore il nuovo disciplinare dell’Aceto Balsamico di Modena. In arrivo nuovi parametri qualitativi per l’oro nero del nostro territorio