L’Emilia Romagna in termini di Pil, export e investimenti ha recuperato rispetto ai livelli pre pandemia. L’economia della regione nel 2022 ha registrato una crescita del 4% in linea con il resto d’Italia, sostenuta soprattutto dal settore delle costruzioni. Per l’anno in corso invece, è previsto significativo rallentamento, con una crescita che si prevede intorno allo 0.5%. Questo è il quadro che emerge dall’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera dell’Emilia Romagna e dalle previsioni per i prossimi mesi, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo. Come testimonia un sondaggio di Confindustria migliora il clima di fiducia degli imprenditori sulla prima parte del 2023 con una produzione in crescita del 35% di imprenditori intervistati e ordini totali in aumento del 36%. Tuttavia, nonostante l’Emilia-Romagna resti di fatto locomotiva italiana insieme con Lombardia e Veneto, quest’anno regna un contesto di ridimensionamento delle prospettive di espansione, anche per il mercato interno che non riparte e sull’export gravato dall’inflazione. Sul fronte dell’occupazione, in miglioramento nel secondo semestre 2022, i dati previsionali dicono che l’Emilia-Romagna tornerà ai livelli pre pandemia nel 2024, a metà anno volendo essere più precisi.