Mentre il Carpi cerca di ripartire sul campo e prepara la sfida di domenica contro il Real Forte, fuori tengono banco le modalità di gestione dello stadio “Cabassi”. Non è infatti ancora arrivato il momento da parte del Comune per emanare un bando pubblico per l’affidamento pluriennale dell’impianto di via Marx. Nonostante siano trascorsi già 6 dei 7 mesi della concessione transitoria accordata lo scorso agosto all’Ac Carpi, che scadrà il prossimo 24 marzo, l’amministrazione comunale ha deciso di terminare la stagione calcistica con lo stesso strumento della convenzione-ponte per la gestione dello stadio, preferendolo al vero e proprio bando. E così ieri è stata pubblicata una determina dirigenziale secondo cui il “Cabassi” verrà riaffidato dal 24 marzo fino al 10 agosto 2023 tramite “indagine pubblica” per individuare l’offerta al ribasso più vantaggiosa. Il prezzo di partenza su cui gli interessati dovranno effettuare offerte al ribasso è fissato in 13mila euro più Iva, ovvero il valore individuato come contributo pubblico per la gestione dell’impianto nei prossimi 5 mesi. Gli aspiranti gestori hanno tempo 15 giorni dalla pubblicazione sul sito del Comune per presentare la propria offerta. Non essendoci altri soggetti interessati, la decisione non mette in pericolo l’affidamento dello stadio alla società del presidente Lazzaretti, che però dovrà rinviare a questa estate la possibilità di avere uno strumento, come il bando, che garantisca una programmazione pluriennale.
QUESTIONE STADIO. CARPI, RINVIATO IL BANDO PER IL “CABASSI”
La gestione dello stadio “Cabassi” di Carpi, in scadenza il prossimo 24 marzo, verrà affidata ancora tramite una convenzione ponte: il Comune ha rinviato ancora l’emanazione di un bando pluriennale