È stato rinviato a giudizio Carlo Evangelisti, il 48enne accusato di aver ucciso la madre, la 71enne Milena Calanchi, nella loro abitazione in via dei Manzini. Era il 16 novembre del 2021 quando la donna è stata trovata senza vita a terra. Evangelisti, che subito aveva confessato di averla uccisa, deve rispondere in corte d’assise di omicidio aggravato dal rapporto di parentela con la vittima. L’udienza è fissata per il 6 luglio. L’uomo aveva dichiarato, durante l’interrogatorio di garanzia, di essere caduto sulla madre e di averne causato la morte in maniera accidentale al culmine di una lite in cui lui era affetto da uno stato di ubriachezza. Secondo l’accusa invece Evangelisti, che si trova in carcere, avrebbe spinto Milena Calanchi a terra e si sarebbe accanito su di lei, comprimendone il torace fino a causarle la morte volontariamente. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, avrebbe poi cercato di darle fuoco cospargendo il suo corpo di liquido infiammabile. Il decesso della 71enne avvenne tra la notte del 15 e del 16 novembre e la mattina seguente l’uomo confessò ad un suo amico in un bar di esserne il responsabile. Una tragedia annunciata secondo le testimonianze di molti vicini di casa che ai microfoni dei giornalisti raccontarono di litigi e urla frequenti. Secondo quanto emerse in seguito, Evangelisti da giovane fu vittima di un grave incidente in moto che gli provocò danni cerebrali permanenti. Ebbe inoltre problemi di alcolismo, per i quali intraprese percorsi in comunità. È alla luce di questo passato che la difesa richiese la perizia psichiatrica, che tuttavia nell’aprile dello scorso anno determinò la capacità di intendere e di volere di Evangelisti.