Nel video le interviste a:
-Leonardo Giacobazzi, Vicepresidente Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
-Enrico Corsini, Presidente Consorzio Tutela Aceto Balsamico tradizionale di Modena
C’è un filo sottile che lega la tavola di Modena a quella dell’Antico Egitto. Ed è un filo prezioso, quello dell’oro nero dell’Aceto Balsamico. Ovviamente i distinguo sono opportuni, ma non tutti sanno che furono gli antichi ad avere l’intuizione di cuocere il mosto che ora è alla base di uno dei prodotti più amati della cucina modenese.
È proprio a Modena che il processo si perfeziona fino a diventare un prodotto d’orgoglio. La sua ricetta per come si è tramandata fino ad oggi nasce sotto il Ducato Estense.
Dopo secoli e secoli di storia, questo prodotto eccezionale, l’aceto balsamico tradizionale di Modena, ha ricevuto la denominazione di origine protetta e ora il suo Consorzio, insieme a quello del prosciutto di Modena Dop e dell’aceto balsamico Igp ha centrato un importante obiettivo. Quello di costituire insieme il Distretto del Cibo, riconosciuto dalla Regione