A comunicare la volontà della famiglia Neri Marzoli, attraverso un comunicato, è il loro legale, l’avvocato Cosimo Zaccaria, alla luce delle recenti notizie relative ai primi risultati tossicologici effettuati sui resti della povera Alice e dai quali sarebbe emerso un uso di sostanze stupefacenti. “Meraviglia, scrive l’avvocato, sia la spettacolarizzazione del dolore di una famiglia che la divulgazione di presunti dati processuali e tecnici certamente lesivi dell’immagine della povera donna e questo a pochi giorni dall’udienza fissata per decidere se scarcerare l’indagato”. Si svolgerà infatti domani l’udienza presso il Tribunale della Libertà di Bologna per decidere sulla richiesta di scarcerazione di Mohamed Gaaloul, presentata dal difensore del 29enne che si trova in carcere al Sant’Anna di Modena. Il legale della famiglia di Alice, riferisce che indagini ed esami sono ancora in corso e che, ad oggi, non è ancora stato possibile celebrarne le esequie, perché ancora il corpo, quel che resta, non è stato riconsegnato alla famiglia. “I famigliari, si legge ancora nel comunicato, chiedono risetto e umanità”. Il prossimo 17 febbraio saranno tre mesi dal brutale omicidio che ha stroncato la vita di Alice, 32enne residente con il marito e la figlia ancora piccola, a Rami di Ravarino nella bassa modenese. Da quel giorno non ha più fatto ritorno a casa. Il suo corpo, quasi interamente carbonizzato è stato ritrovato nel bagagliaio della sua auto nelle campagne di Fossa, nel territorio di Concordia, bassa modenese.