Con la neve in montagna finalmente arrivata i primi due week end all’insegna del turismo invernale hanno fatto segnare presenze elevate, ma che dovranno restare tali per recuperare una prima parte di stagione persa. A dirlo sono le imprese associate a Lapam nel territorio del Frignano, che con le piste chiuse durante il periodo natalizio hanno sofferto una forte carenza di turismo. Quella che tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2023 si è conformata come una vera e propria “emergenza neve” è finita anche sul tavolo del Governo, che ieri pomeriggio ha incontrato le Regioni maggiormente interessate dal problema. Una prima tranche di risorse di competenza del suo Dicastero ammonta a 1,6 milioni di euro, corrispondenti a ristori Covid non utilizzati che potranno essere destinati a sostenere le imprese turistiche dell’Appennino emiliano-romagnolo. A questa potranno seguire ulteriori stanziamenti pari a 2,4 milioni di euro di competenza, questa volta, del ministero dell’Economia e delle finanze. Altri 7 milioni arriveranno, spiega una nota della Regione, dalle risorse del Fondo unico Nazionale per il turismo. Il confronto tra Regioni e Ministero ha trovato un esito positivo, secondo l’ente di viale Aldo Moro, anche per quanto riguarda i 30 milioni di euro che sono in arrivo a livello nazionale per gli impianti di risalita, gli alberghi, i ristoranti e le attività commerciali dell’Appennino. Infine, il surplus dell’Imu previsto per i Comuni sedi impianti sciistici e normalmente destinato a confluire nel Fondo di solidarietà nazionale potrà rimanere nelle casse dei Comuni interessati.
TURISMO IN APPENNINO, IN ARRIVO I PRIMI RISTORI PER L’EMERGENZA NEVE
In arrivo i primi aiuti alle imprese del turismo invernale danneggiate nella prima parte della stagione dalla mancanza di neve. Ieri un incontro tra Governo e Regioni