Se la battaglia era anche quella di accorciare i tempi del Congresso, il Partito Democratico ha mancato l’obiettivo: la strada che porta alle Primarie si allunga, con la data che slitta dal 19 febbraio al 26 dello stesso mese. Al centro della discussione e della tensione degli ultimi giorni, le linee guida per il voto online, fortemente voluto da Elly Schlein, ma osteggiato da Stefano Bonaccini e Paola De Micheli tanto da rischiare di creare una spaccatura netta all’interno del Partito. Alla fine l’intesa trovata è quella di dare la possibilità di votare su internet ai residenti o domiciliati all’estero, ai disabili e malati, e a chi non possa recarsi agli appositi gazebo a causa di altri impedimenti che saranno definiti dalla Commissione nazionale del Congresso e chi abita troppo lontano dal seggio. Con queste modalità i cittadini, anche non iscritti al Pd, potranno votare il 26 febbraio dalle 8 alle 20. In caso di voto online dovranno registrarsi anticipatamente sull’apposita piattaforma usando lo Spid. Intanto c’è tempo fino al 27 gennaio per presentare le candidature alla Segreteria Nazionale ma è già chiaro che i nomi maggiori sono quelli emiliano-romagnoli di Stefano Bonaccini, governatore della Regione e la sua ex vice, Elly Schlein, che stanno già polarizzando molti nomi della politica nazionale e anche modenese. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha dato il suo appoggio a Bonaccini così come il senatore Graziano Delrio. A livello locale lo stesso hanno fatto il deputato Andrea De Maria e Paolo Negro. La Schlein abbraccia il favore dell’ex ministro Dario Franceschini, e nella nostra provincia dalla vice sindaca di Carpi, Stefania Gasparini e dall’assessore di Modena Andrea Bosi.