Nel video interviste
Tutti lo chiamavano solo per nome. Quasi nessuno sapeva il cognome di Bordone, da tutti conosciuto come “Francesco, l’amico di Claudio”. Questo a sottolineare quanto la morte violenta dei due uomini abbia chocato e colto di sorpresa tutta Serramazzoni. Il 48enne era noto per aiutare costantemente Claudio Belloi, sia nelle commissioni e nei lavoretti nella casa di viale Belvedere, sia nella gestione di altre case che il 77enne aveva in affitto. Nel complesso di appartamenti in via per Marano, anch’esso di proprietà di Belloi, tutti conoscevano Francesco e raccontano come per Claudio fosse come un figlio.
Ieri sera, il cellulare di Francesco suonava ancora, ma nessuno rispondeva, mentre quello di Claudio risultava spento. Fatto che ha insospettito gli affittuari, che tuttavia mai avrebbero pensato a una tragedia simile.
Nessuno in paese vuole credere all’omicidio-suicidio, tutti fino all’ultimo hanno sperato si trattasse solo di un incidente, di una fuga di gas