Sono passati dai 9.632 del 2008 ai 16.478 del 2021, un balzo in avanti del 31,8% a cui si aggiunge un + 23% relativo al primo trimestre di quest’anno i lavoratori assunti attraverso questa forma contrattuale. Tra le province che mostrano i numeri più alti Bologna, Modena, Reggio Emilia. I dati sono contenuti nella ricerca svolta dall’Ires dell’Emilia Romagna e presentata al congresso Nidil-Cgil a Bologna. Tanti gli aspetti che la ricerca ha valutato, come il fatto che lavorare attraverso le agenzie interinali non è più quell’ingresso al mondo del lavoro, propria dei giovani alla ricerca poi di una possibile assunzione nell’azienda che andava ad accoglierli. Oggi è la porta d’ingresso attraverso cui passa una platea molto più vasta in cui sono presenti in numero sempre maggiore gli over 40 e una forma di contratto che sempre più spesso accompagna i lavoratori lungo quasi tutto il loro percorso professionale. Nel 2021 tra le città che hanno mostrato le variazioni di lavoro in somministrazione superiori al livello regionale c’è anche Modena con un + 42,7%. Altri dati che emergono da un’analisi dello studio, sta cambiando anche il target di chi si rivolge alle agenzie interinali. Nel 2008 erano maggiormente le donne, oggi sono gli uomini. Come detto tra il 2008 e il 2021 a crescere è l’età di chi accetta questa tipologia contrattuale. A inserire a tempo determinato nei loro organici tutti i tipi di settori con una prevalenza per quelli dell’industria, delle costruzioni, dei servizi e dei servizi pubblici.
LAVORO INTERINALE: IN EMILIA ROMAGNA TANTI I CONTRATTI IN SOMMINISTRAZIONE
Con gli anni della pandemia la diffusione del lavoro attraverso le agenzie interinali ha visto un incremento notevole. Nella nostra Regione ha fatto registrare un 34,8% e Modena è una delle aree in cui il balzo in avanti è stato più evidente.