Nel video intervista a Davide Ferrari, Direttore Dipartimento di Sanità Pubblica

Quella che è stata ribattezzata “twindemia”, la concomitante circolazione di Covid e influenza, sta tenendo sotto pressione gli ospedali modenesi. Il coronavirus in particolare non è un capitolo chiuso; i dati forniti dall’Ausl di Modena parlano di un tasso di incidenza del contagio più che doppio rispetto a quello dello scorso anno. Nel 2021 al suo picco il Covid registrò 227 casi ogni 100mila abitanti, questo inverno è arrivato a superare i 400. Anche la pressione sugli ospedali è più alta rispetto allo scorso anno, anche se a riempirsi sono soprattutto le aree mediche: secondo l’ultima rilevazione erano appena due i degenti in terapia intensiva, uno in semintensiva, mentre nel 2021 nello stesso periodo erano 26. A mettere sotto stress il quadro generale degli ospedali quest’anno c’è però l’influenza, che ha anticipato il suo picco di almeno due o tre settimane e presenta sintomi spesso più forti del Covid, tanto che sono 7 le segnalazioni di casi che necessitano di terapie importanti. Per fare fronte alla twindemia la rete territoriale ha aumentato i posti letto negli ospedali di comunità, mentre continuano gli appelli alla popolazione a vaccinarsi e a prestare attenzione.