È cominciata la prima fase delle procedure per la messa in liquidazione della Holostem Terapie Avanzate, lo spin-off dell’Università di Modena e Reggio Emilia nato nel 2008 per trasferire ai pazienti i risultati della ricerca sviluppata dal Centro modenese. L’egida dell’operazione è stata affidata al dott. Mario Tardini, nominato dall’Assemblea dei soci e in carica dal primo dicembre 2022, e ad Antonio Irione, direttore generale di Holostem. La stessa Holostem annuncia che nel corso dei prossimi mesi verranno messe in campo tutte le attività “possibili e fondamentali” per la salvaguardia della azienda biotecnologica sotto il profilo umano, scientifico ed occupazionale. Gli oltre 80 dipendenti continueranno a mantenere il loro compenso almeno fino al 30 giugno 2023 e la produzione della azienda, in linea con gli impegni assunti entro il 23 novembre 2022, proseguirà puntando al completamento dei lotti previsti. Il futuro della medicina rigenerativa è così a rischio, nonostante gli appelli della politica locale al Governo per garantirne la continuità. Durante questi anni sono stati numerosi i risultati conseguiti in materia di terapie cellulari e genetiche sviluppati dal team del professor De Luca e della professoressa Graziella Pellegrini, che con il loro lavoro sono riusciti a fornire una seconda opportunità di vita a tanti pazienti. Il centro costituisce infatti da 14 anni un punto di riferimento per la medicina rigenerativa e per la cura in particolare dei cosiddetti Bambini farfalla. La terapia genica salvavita per questa patologia ha permesso nel 2017 di salvare il bimbo siriano Hassan.