MODENA 2
VENEZIA 2
MODENA: Gagno; Oukhadda, Silvestri, Cittadini, Renzetti (1’ st Ponzi); Armellino, Gerli (43’ st Poli), Magnino; Tremolada (28’ st Azzi), Falcinelli (18’ st De Maio); Bonfanti (28’ st Marsura). A disposizione: Seculin, Duca, Mosti, Giovannini, Coppolaro. Allenatore: Tesser.
VENEZIA: Bertinato; Wisniewski, Ceppitelli (1’ st Johnsen), Ceccaroni; Zampano, Crnigoj (18’ st Novakovich), Tessmann, Busio (39’ st Andersen), Haps (39’ st Candela); Pohjanpalo, Pierini. A disposizione: Maenpaa, Sperandio, Modolo, Svoboda, Zabalo, St Clair, Cuisance, Fiordilino. Allenatore: Vanoli.
ARBITRO: Paterna di Teramo
RETI: 37’ rig. Tremolada, 53’ Bonfanti, 60′ Crnigoj, 90′ Johnsen.
Spettatori: 9.614 di cui 545 nel settore ospiti per un incasso totale di 99.016,00. Ammoniti: Zampano (V), Cittadini (M).
di Paolo Vecchi
MODENA. Il Modena torna al Braglia in uno stadio vestito a festa, rifila due gol al Venezia portandosi sul 2-0 con un rigore di Tremolada e il quinto centro stagionale di Bonfanti, sogna la terza vittoria consecutiva dopo le due strepitose imprese di Parma e Ferrara, ma appena i lagunari accorciano scatta la paura: tutti dietro per mezzora, gli ospiti ringraziano e al 90′ sfilano due punti dal sacco dei canarini agguantando il 2-2 complice un madornale pasticcio difensivo della squadra di Tesser. Della serie due punti letteralmente gettati alle ortiche per non aver saputo mantenere quell'”occhio di tigre” tanto caro a Julio Velasco fino al fischio finale che avrebbe permesso ai gialli di portarsi a quota 23 con tanto di settimo posto in classifica. Ma il Venezia non ha rubato nulla: il pareggio ci sta e punisce l’atteggiamento rinunciatario dei canarini appena il Venezia è riuscito a rimettersi in partita anche per l’apporto nullo fornito dai giocatori spediti in campo a partita in corso, su tutti De Maio, Marsura e Azzi, che hanno fatto saltare il progetto di Tesser che, passando alla difesa a cinque, sperava di mettere il bavaglio ai lagunari e colpirli in contropiede.
Il popolo gialloblù abbraccia i “fratelli” veneziani celebrando uno storico gemellaggio, ma al fischio di Paterna scatta potente la spinta per il Modena. Tesser deve rinunciare a Pergreffi influenzato e a Diaw per squalifica che rimpiazza con Cittadini, schierato al centro della difesa al fianco di Silvestri, e Bonfanti punta di riferimento per i due trequartisti Tremolada e Falcinelli. In porta c’è Gagno, Oukhadda e Renzetti completano la linea arretrata, Gerli si sistema in regia alle spalle dei due interni Armellino e Magnino. Paolo Vanoli, mister dei lagunari, si oppone all'”albero di natale” gialloblù schierando la sua poderosa corazzata – il Venezia ha centimetri e chili da vendere – con un 3-5-2: Bertinato tra i pali, Wisniewski, Ceppitelli e Ceccaroni i tre dietro mentre in mezzo Tessmann, Busio e Crnigoj si piazzano tra Zampano e Haps i due esterni degli ospiti. Davanti Pohjanpalo e l’ex Pierini.
TREMOLADA E BONFANTI: 2-0. Il Modena teme le ripartenze della formazione di Vanoli e inizia con un atteggiamento molto prudente. Il Venezia gestisce meglio il possesso palla si fa minaccioso con una conclusione al volo di Pohjanpalo, poi rischia su un tiro di Falcinelli che sfiora l’incrocio. Match equilibrato, Modena meno brillante rispetto ai due derby vinti in trasferta, ma comunque ben in partita grazie a un Gerli gigantesco e alle prestazioni convincenti di Falcinelli e Tremolada in trequarti. Bonfanti va alla guerra contro i giganti veneziani, Oukhadda e Renzetti tengono sulle fasce e il match è apertissimo. Al 36′ i gialli passano quando Oukhadda cambia gioco per la testa di Magnino che rimette in mezzo, Ceccaroni nel tentativo di anticipare Bonfanti ci mette un braccio e il rigore è indiscutibile anche per il Var: dal dischetto Tremolada non perdona. Al rientro in campo Ponsi prende il posto di Renzetti, probabilmente affaticato, e il Modena trova quasi subito il raddoppio quando Bonfanti insegue come un falco uno splendido assist di Falcinelli e di testa fa secco Bertinato. Partita in pugno e solo da portare e casa, il Modena insiste, ma al 60′ viene colpito da un contropiede micidiale del Venezia che accorcia con Crnigoj servito da Pierini.
IL PATATRAC. Passano tre minuti e Tesser fa la mossa: dentro De Maio e fuori Falcinelli per passare alla difesa a cinque. Dieci minuti dopo Bonfanti e Tremolada cedono il posto a Marsura e Azzi spediti in attacco per alzare il pressing e pungere in contropiede. Mosse che producono l’effetto contrario di quello sperato dal mister canarino: Azzi, ormai un caso, e la meteora Marsura non vedono palla, i gialli sono costretti a barricarsi in difesa, ma sembrano poter reggere gli ultimi assalti del Venezia. Al 90′, però, De Maio la combina grossa e invece di spedire il pallone in piazza Tien An Men, si produce in un goffo disimpegno intercettato dagli ospiti che la rimettono in mezzo. Cittadini nella foga toglie la palla dalle mani di Gagno e Johnsen punisce l’incredibile pasticcio dei gialli firmando il 2-2. Un pareggio che non fa una grinza, ma che lascia l’amaro in bocca al Modena che dopo aver pregustato la terza vittoria di fila la getta alle ortiche macchiandosi di una colpa grave per essersi rinchiuso nella tana e non aver saputo difenderla con zanne e artigli. E domenica trasferta in casa del Bari dell’ex Mignani, terzo in classifica e ieri vittorioso a Cittadella.
RISULTATI 16° TURNO: Cosenza-Brescia 1-1, Pisa-Ascoli 2-0, Ternana-Cagliari 1-0; Parma-Benevento 0-1, Perugia-Spal 0-0, Reggina-Frosinone 0-3, Genoa-Sudtirol 2-0, Cittadella-Bari 0-3, Modena-Venezia 2-2, Palermo-Como 0-0.
CLASSIFICA: Frosinone 35; Reggina 29; Bari e Genoa 26; Ternana 25; Brescia 24; Parma 23; Pisa e Sudtirolese 22; Modena e Ascoli 21; Cagliari, Cittadella e Palermo 19; Benevento 18; Cosenza 17; Spal, Como e Venezia 16; Perugia 13.
PROSSIMO TURNO: Bari-Modena (domenica, ore 18)