Nel video intervista a Alfredo Sgarbi, SPI CGIL Modena

La povertà aumenta in Italia e cresce il numero di persone in difficoltà, sia nella fascia adulta, quindi in grado di poter essere una forza lavoro, sia in quella dei pensionati. A Modena e Provincia la situazione è allarmante se si pensa che un lavoratore in pensione su 4 vive con 600 euro al mese, avendo un reddito inferiore a 10mila euro lordi l’anno. Questa fascia rappresenta il 13,5% del totale, infatti l’indagine fa riferimento alle 42mila 983 dichiarazioni dei redditi depositate quest’anno. Il 9,7% invece è rappresentato da pensionati in situazioni ancora più indigenti, dovendo vivere con un reddito inferiore ai 5mila euro lordi annui. Insieme si arriva a registrare che il 23,2% dei pensionati modenesi vive con 600-700 euro al mese, una cifra che sotto la scure degli attuali maxi rincari, diventa ancor più esigua. Ciò che i dati dell’indagine, inoltre, fanno emergere, sono le differenze di genere, dove le donne continuano ad essere le più penalizzate: su 100 pensionati che hanno un reddito inferiore ai 5mila euro lordi l’anno, 46 sono uomini, 54 donne. Ancor più larga la forbice nella fascia superiore di reddito annua, tra i 5mila e i 10mila euro sempre lordi, il 76% sono donne e solo il 24% uomini.