Dopo l’attentato alla sorella ad Atene, Elly Schlein finisce sotto protezione. La prefettura di Bologna ha attivato, in via precauzionale, un sistema di difesa nei confronti della deputata ed ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna. Si tratta di quella che in termini tecnici viene chiamata una “vigilanza radiocollegata con passaggi frequenti e numerose soste”, dove vive o lavora. Lunedì è anche previsto un comitato di sicurezza per approfondire la questione e valutare ulteriori provvedimenti, al fine di non “sottovalutare niente e non prendere nulla sottogamba”, ha dichiarato il prefetto di Bologna Attilio Visconti, riguardo ciò che è accaduto nella capitale Greca. La notte scorsa l’auto della sorella di Elly, Susanna Schlein, prima consigliera dell’ambasciata italiana ad Atene, è stata data alle fiamme in un attentato di stampo anarchico. Dopo la Paura, l’ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna guarda alla politica e tira dritto verso la candidatura alla leadership del Partito Democratico. L’ufficialità è attesa domani, al Monk di Roma, nel corso di un’iniziativa in cui lei stessa ha dichiarato che annuncerà la sua disponibilità ad andare avanti nel congresso del PD in “un percorso collettivo, una visione da costruire assieme”. Si appresta a diventare ufficiale il derby emiliano alla segreteria nazionale del partito, con Elly Schlein e Stefano Bonaccini come nomi favoriti. Dalla parte di lei sembra orientato il deputato modenese Stefano Vaccari, assente il giorno dell’annuncio della candidatura dell’attuale Governatore della regione. Forte l’appoggio a Bonaccini da parte del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha paventato di lasciare il partito in caso di vittoria della Schlein.