I carabinieri starebbero seguendo la pista di un terzo uomo nel caso della morte di Alice Neri, la 32enne trovata carbonizzata all’interno della sua auto. Oltre al marito e al collega che avrebbe passato l’ultima serata con lei allo Smart Cafè di Concordia, iscritti nel registro degli indagati per atto dovuto, potrebbe finire anche un’altra persona: si tratterebbe pure in questo caso di un collega di Alice, che lavorava alla Wam di Cavezzo. I carabinieri attraverso le immagini di videosorveglianza della zona in cui Alice è stata trovata, a Fossa di Concordia, avrebbero inoltre individuato una terza auto, oltre alla Ford della donna e all’auto del collega con cui aveva passato la serata. I varchi che conducono in via Griffona l’avrebbero ripresa in piena notte, in un momento in cui quella zona è poco frequentata. Da qui la necessità di approfondimenti. Continuano così serrate le indagini per ricostruire le ultime ore di vita di Alice. Da quanto si conosce al momento, la 32enne madre di una figlia di 4 anni avrebbe passato la serata tra giovedì e venerdì nel bar di Concordia con un collega di origini sarde ma residente a San Possidonio. L’incontro sarebbe durato fin verso le due di notte ma il venerdì mattina il marito notando che la moglie non era rientrata avrebbe denunciato la sua scomparsa. I famigliari di Alice, avrebbero localizzato il suo cellulare per l’ultima volta proprio vicino a quel bar, intorno alle 3, prima di perderne completamente le tracce. Cosa sia successo dopo è ancora avvolto nel mistero.